Ci passo spesso
due volte al giorno
la porta è chiusa
nessuno intorno
Ma se rallenti
se guardi bene
le vedi ancora
le stanze piene
Le volte a stella
la corte, le scale
e una me piccolina
che scende, che sale
Dalle finestre,
che son spalancate
esplode un mondo
di pianti e risate
Perché fa freddo,
è inverno, c’è il gelo,
ma non c’è niente
a schermarle dal cielo
E quando è notte
e scivoli nel panico
il buio scivola
in questo mondo magico
Riempie il camino
i vecchi salotti
s’infila negli otri
le nicchie le botti
Dove c’erano
tutti i suoi tesori
confetti ninnoli
biglietti e poi liquori
E mi volto
senza guardare
penso
può una casa tremare?
Ma più di tutto
lungo la via
capisco che
è fredda la nostalgia
Se può ghiacciarti
la testa, le mani
velarti gli occhi
stordire il domani
Svuotare il cervello
portare paura
quando si ha freddo
per quattro mura
Lasciate sole,
senza difese
nel cuore sfacciato
di questo paese.
Foto: Francesca Woodman
Soundtrack: L’abisso, Francesco Bianconi