Zuccotti Park memories

A poco più di una settimana dallo sgombero, Zuccotti Park resta vuoto. Neanche l’attesissima giornata campale del 17 novembre, con la marcia a Union Square e sul ponte di Brooklyn, è servita a ripopolarlo. Ad occuparlo adesso ci sono transenne e un manipolo di irriducibili clochard. E poliziotti. Tanti, forse troppi. Obbligati a fare la guardia al niente, al silenzio, agli echi di quella che era una ben più rumorosa protesta.

I tamburi, il patchwork di tende, i cartelli, la cucina. Non è rimasto più niente a Liberty Square. Solo la nostalgia di quello che sembrava un nuovo inizio per tanti, un gioco chiassoso per altri, spazzato via in una notte di gas lacrimogeni, urla e torce accese d’improvviso. Una certa amarezza che neanche le luci di Natale sugli alberi, generosa pensata del clemente sindaco Bloomberg, riescono a dissipare.

Mentre il mondo si interroga sul futuro di Occupy Wall Street, agli occupanti restano un pugno di speranze e tanti ricordi. Noi abbiamo provato a fermarne qualcuno su una pellicola.

Qui il link alla storia di Dan e Mia, un giorno, una notte, la pioggia e le attese di due ragazzi al centro della storia.

Qui il link a tutto il resto del documentario, Occupy Wall Street visto e raccontato da una tenda di Zuccotti Park e dai piani alti del Financial District.

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