L’incanto

Un varco temporale, un’apertura astrale

un tuono taciturno, un’aurora boreale

questo e altro potrei fare, se un giorno ti guardassi

risollevassi il mento, dritto dritto agli occhi

Lampi, vento, fulmini, perfino un maremoto

e poi fermare il tempo, finire nell’ignoto

in quello spazio liquido, sospeso ed idilliaco

dove scorre solo il battito cardiaco

E in quella mia parentesi di vita immaginaria

farmi leggerissima, innocua come aria

e finalmente un attimo poterti avvicinare,

sentire il tuo profumo, lasciarmi attraversare

Da vicino, vicinissimo finire ad osservare

la forma delle rughe, il colore dei tuoi occhi,

la curva delle labbra, poterti poi sfiorare

la pelle con un dito, poterti regalare

Un bacio silenzioso che esplode l’universo

brucia l’orizzonte, ti fa sentire perso,

asciuga ogni respiro, congela il mondo intero

ci lascia in due da soli al centro del mistero

E quando per magia, con un battito di mani

ritorna e corre il tempo, quello degli umani

sapere che noi due, come per incanto,

noi soli ricordiamo invece tutto quanto.